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7 Dicembre 2017

Nonostante la stagione televisiva 2017/2018 sia cominciata da pochi mesi, è gia il tempo dei primi provvisori bilanci sulla base dei dati Auditel.

L’unico dato che trova tutti d’accordo è l’incremento dei telespettatori. La platea televisiva dal 10 settembre al 3 dicembre nell’intera giornata è stata infatti di 10.428.000 ascoltatori con una crecita di 153.000 (+1,5%) rispetto al corrispondente periodo del 2016.

Dunque più ascolto tv, soprattutto nelle fasce del mattino, del pomeriggio e della seconda serata, perchè in prima serata (dalle 20.30 alle 22.30) l’ascolto medio è stato di 25.197.000 telespettatori con un calo di 273.000 (-1,1%). Si guarda più televisione durante il giorno mentre il prime time registra una flessione seppur minima. O almeno apparentemente.

I dati di ascolto infatti non misurano le nuove piattaforme IPTV, le OTT ed i programmi visti su computer, tablet, smart tv e smartphone: questo in parte può spiegare il disallineamento degli ascolti, perchè le nuove piattaforme e i diversi device disponibili non sono rilevati dai dati Auditel ed i consumi televisivi sono dunque carenti di una rilevazione completa per le tante modalità applicabili. Ancora per poco però, perchè Auditel da fine 2018 rileverà tutto (o quasi tutto).

In termini di perfomance di gruppo non si notano differenze eccessive rispetto alla stagione precedente da parte di Rai (35,6% share intera giornata con +0,2%), di Mediaset (33,0% share con -0,2%) e Discovery (6,6% come per l’anno precedente). In crescita il gruppo SKY (con Fox e tutti i canali della piattaforma) che ha segnato l’8,1% nell’intera giornata ed un incremento dello 0,3% sull’autuno 2016, mentre registra un calo dello 0,5% La7 che si attesta al 3,0%.

In questo contesto è interessante notare come all’interno dei principali gruppi (Rai e Mediaset) vi sia stato uno spostamento degli ascolti sulle reti ammiraglie, Rai1 e Canale 5 a scapito degli altri canali, in particolar modo nel prime time. Se dunque Rai1 sale al 18,9% con un saldo positivo del 2,3%, Rai2 perde 1 punto percentuale attestandosi al 6,1% e Rai3 arretra dell’1,8% fermandosi al 5,5%. In casa Mediaset Canale 5 realizza in prime time il 16,4% migliorando la propria perfomance dello 0,8% mentre perdono lo 0,2% sia Italia 1 sia Rete 4 (rispettivamente 5,4% e 3,9%).

Dunque più ascolti per la tv ma maggiormente concentrati sulle reti principali. E’ il segno che con oltre 400 canali visibili sulle diverse piattaforme free e pay contano sempre di più i contenuti “premium”. Maggiore è l’offerta e più decisivi diventano i contenuti pregiati ed esclusivi. Tra i prodotti “premium”,  i più richiesti sono il calcio, alcuni eventi sportivi, la serialità televisiva, i film blockbuster, l’intrattenimento/evento. Generi contesi dalla free, dalla pay e ora anche dalle nuove piattaforme OTT.