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25 Marzo 2021

Domenica 28 marzo alle 2 del mattino entrerà in vigore in tutta Europa l’ora legale. Dunque lancette in avanti di un’ora.

L’imminente cambio di orario sarà molto probabilmente l’ultimo che riguarda tutti e 27 i Paesi membri della Ue.

Il Corriere della Sera ci ricorda infatti che nell’estate del 2018 il Parlamento Europeo ha condotto un’indagine e i cittadini europei hanno deciso per l’abolizione del cambio di ora con l’84% dei voti a favore. La questione a quel punto è stata presa in carico dal Consiglio Europeo, ma al suo interno gli Stati sono divisi. Contrari all’ora legale sono i Paesi del Nord Europa, dove il sole tramonta molto più tardi. I Paesi del centro Europa sono divisi tra chi è a favore e chi no.

La posizione ufficiale dell’Italia è di lasciare le cose come stanno.

Il perché è presto detto. In Italia secondo i dati Terna, dal 2004 al 2020 i consumatori italiani hanno risparmiato oltre 1,7 miliardi di euro grazie a minori consumi di energia per 400 milioni di kWh. E’ l’effetto di un’ora in più di luce. Il vantaggio economico non è soltanto in termini di risparmio, ma anche in termini di effetti positivi sui consumi. Lo spiega bene, al Corriere, il prof. Michele Costabile ordinario di Management e Marketing nell’Università Luiss di Roma: “il vantaggio è rilevantissimo perché dal punto di vista dei consumi allungare le giornate crea l’idea che si stia allungando la vita. L’ora legale ha un valore simbolico ed emozionale che ha un’influenza positiva sull’umore: le persone fanno più cose anche in termini di consumi culturali e del tempo libero. Per i Paesi della «Sunbelt» (la cintura del sole, cioè quelli mediterranei come l’Italia), l’ora legale significa un’ora in più per l’economia dei consumi».

Inoltre nel 2020 i benefici dell’ora legale hanno determinato un risparmio pari a un valore corrispondente a minori emissioni di CO2 in atmosfera per 205mila tonnellate.

In termini di comunicazione la questione è interessante perché crea l’attesa di una decisione che non avverrà, almeno in Italia.

Dunque è una non notizia che diventa notizia almeno fino a quando il vertice europeo non prenderà una decisione che con certezza potrebbe riguardare alcuni Paesi che saranno autorizzati dall’anno prossimo ad abolire l’ora legale.

Se ciò avverrà, l’unico effetto sarà quello di prestare attenzione ai fusi orari di quei Paesi che preferiranno un’ora di buio in più.

Per quanto ci riguarda ci terremo un’ora di luce in più e quando continueremo a leggere la notizia (non notizia) sulla possibile abolizione dell’ora legale rivolgeremo un devoto pensiero a quei cittadini europei che hanno espresso un parere diverso che continueremo rispettosamente a non capire.