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13 Giugno 2017

Il sistema televisivo e le risorse pubblicitarie collegate sono unite da un elemento comune indispensabile: la misurazione degli ascolti. Dal 1987 è Auditel a raccogliere e certificare i risultati sulla base di un proprio campione base di 5.700 famiglie. La compagine azionaria di Auditel vede la presenza delle principali emittenti televisive pubbliche e private, delle aziende che investono in pubblicità, delle agenzie e dei centri media. La presenza di tutte le componenti del mercato garantisce la regolarità del sistema.

Nonostante ciò la correttezza dei dati o la loro reale capacità di rappresentare l’intero uditorio televisivo è stata talvolta messa in discussione. Il sistema di raccolta dei dati è severo e trasparente ma ciò non toglie che possa essere contestato (soprattutto dagli osservatori esterni piuttosto che dagli addetti ai lavori).

Ed ecco l’importante svolta annunciata da tempo ma finalmente confermata da Auditel. Dal 30 luglio il campione che misura la televisione si moltiplica per tre. Sono state infatti selezionate ed installate altre 10.400 nuove unità familiari, dotate di “set meter”. In questo modo, triplicando le dimensioni della base di raccolta delle informazioni sull’ascolto della televisione, i dati Auditel si baseranno su 16.100 famiglie pari a circa 41.000 individui. E’ una operazione che non ha precedenti a livello internazionale e che dovrebbe garantire la maggiore robustezza e precisione dei dati di ascolto a beneficio dell’intero settore televisivo e del mercato.

Ma la notizia, dal mio punto di vista, ancora più importante è un’altra. Costitituo il “SuperPanel” Auditel, sarà possibile imboccare con rapidità la strada della rilevazione dei nuovi “device digitali” (Smart Tv, PC, Smartphone, Tablet) sui quali vengono fruiti in modo sempre maggiore segmenti di televisione che oggi non possono essere rilevati. La decisione, annunciata da Auditel, non renderà immediatamente operativa questa modalità; occorrerà del tempo (almeno un anno) prima che il nuovo sistema di rilevazione dei “device” possa essere attuata. Ma avverrà, e questa è la vera notizia. La fruizione dei contenuti televisivi sui tablet, sugli smartphon e sulle smart tv cresce esponenzialmente e con grande rapidità ma è ancora clandestina. Tra poco non lo sarà più ed il pubblico televisivo sarà finalmente rappresentato nelle sue diverse composizioni. E questa è davvero una buona notizia per il sistema televisivo e per il mercato.